Una nuova specie del genere Tridacna è stata scoperta da scienziati che studiavano le scogliere coralline dell’Indo-Pacifico. Analisi genetiche di vari campioni di parti di tessuto non letali delle gigantesche conchiglie del genere Tridacna ha permesso di individuare una nuova specie “Criptica” che mostra grosse affinità con la specie Tridacna maxima Röding, 1798 . Le Tridacne sono conchiglie che possono facilmente superare il peso di 230 kg, ed inoltre sono facilmente individuabili sulla scogliera corallina grazie alla loro forma ed ai colori sgargianti che includono il blu, il giallo, il marrone ed il verde.
Le Tridacne giganti sono una specie apprezzata dai subacquei per la loro bellezza ma anche molto apprezzate in diverse parti del mondo per la loro carne e per la loro conchiglia che possiede un valore commerciale. Per questo motivo, in molte regioni la specie è scomparsa oppure è fortemente danneggiata dall’attività umana di pesca incontrollata o di raccolta senza regolamentazione. Per tale motivo le varie specie sono state inserite nella International Union for Conservation of Nature Red List of Threatened Species.
I campioni delle Tridacne sono state prelevati da conchiglie viventi ad una profondità compresa fra i -20 ed i 0 m. di profondità. L’area interessata dalla ricerca è vastissima ed include le coste di tutto il Sud-Est Asiatico, L’Australia del Nord e parte delle coste Pacifiche Australiane (vedi mappa).
Esistono attualmente 8 specie di Tridacna (T. crocea Lamarck, 1819, T. derasa (Röding 1798), T. gigas (Linnaeus 1758), T. maxima (Röding 1798), T. mbalavuana Ladd, 1934, T. rosewateri Sirenko e Scarlato 1991, T. squamosa Lamarck 1819, e T. squamosina Sturany 1899), differenziate dalla morfologia e dalle preferenze di habitat.Tridacna squamosina, T. rosewateri, e T. mbalavuana hanno una distribuzione ristretta (Mar Rosso, Mauritius, dalle Fiji a Tonga, rispettivamente), mentre T. derasa, T. gigas, T. crocea, T. squamosa e T. maxima sono ampiamente distribuite nell’Oceano Indiano e nell’Oceano Pacifico, con le ultime due specie che si inseriscono anche nel Mar Rosso.
La ricerca molecolare filogenetica conferma la monofilia specifica delle specie descritte, seppure vi sono delle discordanze sui rapporti fra le specie. Una tesi di ricerca non pubblicata riporta la scoperta di una forma morfologica di Tridacna di Taiwan, ed utilizzando l’analisi mtDNA loci si conferma l’alta diversità e divergenza dalla specie simile T. maxima, questi dati quindi sono potenziali indicatori di una nuova specie non descritta.
Il collegamento fra Oceano Indiano e Pacifico è risaputo essere un ambiente ricchissimo di specie e biodiversità, lo studio di questa area ha portato alla luce una serie di specie criptiche, cioè gruppo di specie che anche se studiate tramite analisi in laboratorio del DNA, sono di difficile classificazione e di difficile correlazione con le specie congeneri.
Lo studio inoltre ha messo in evidenza come le specie studiate sembrano suggerire una distribuzione legata alla paleogeografia del collegamento pleistocenico esistente fra Australia e Asia. Cioè le specie siano state influenzate nella loro distribuzione e differenziazione proprio dalla distribuzione terre emerse e oceano dal pleistocene ad oggi.
doi:10.1371/journal.pone.0080858.g006
Bibliografia
Huelsken T et al. 2013. A Novel Widespread Cryptic Species and Phylogeographic Patterns within Several Giant Clam Species (Cardiidae: Tridacna) from the Indo-Pacific Ocean. PLoS ONE 8 (11): e80858; doi: 10.1371/journal.pone.0080858